Gli pneumatici sono parte integrante dell’equipaggiamento di qualsiasi veicolo a due, quattro o più ruote, in quanto svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza. Essendo l’unica parte del mezzo a contatto diretto con il fondo stradale, possono influenzare sensibilmente diversi parametri prestazionali, tra i quali l’aderenza, la trazione, la stabilità la tenuta di strada, oltre che lo spazio di frenata. Di conseguenza, è fondamentale approntare la giusta manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, per far sì che gli pneumatici siano sempre nelle condizioni migliori possibili prima di mettersi in viaggio. Nel nostro approfondimento, vediamo quali sono gli accorgimenti da mettere in atto e le precauzioni utili per ottimizzare la sicurezza alla guida.

Monitoraggio della pressione

Gli pneumatici, con o senza camera d’aria, sono contraddistinti da una pressione di gonfiaggio ottimale, che di solito si attesta tra i due e i tre bar. Il normale utilizzo del veicolo, al pari del cambiamento delle condizioni climatiche, produce fisiologicamente un’alterazione del livello ottimale di pressione delle gomme; di solito si tratta di un calo quasi impercettibile ma, se trascurato, sul lungo periodo può diventare un problema. Ragion per cui, periodicamente, è opportuno passare in officina a far controllare questo parametro; bastano pochi secondi per constatare se gli pneumatici hanno la pressione ‘giusta’ o hanno ‘perso’ qualche decimo. Può sembrare una banale operazione di routine ma, in realtà, consente di mantenere le gomme nelle condizioni migliori per guidare, dal momento che gli squilibri di pressione possono incrementare la resistenza al rotolamento o alterare la tenuta di strada.

Occhio all’usura

Il rotolamento della gomma durante la marcia su strada genera un attrito che, in base a svariati fattori, determina l’usura progressiva del battistrada, ovvero la superficie dello pneumatico a contatto diretto con il fondo stradale. In genere, il consumo maggiore è a carico delle gomme all’avantreno, dal momento che la maggior parte delle auto moderne è a motore anteriore. Pertanto, raggiunto un certo chilometraggio, è consigliabile invertirle con quelle posteriori, così da uniformare il grado di usura. Naturalmente, gli pneumatici non hanno vita eterna e prima o poi vanno sostituiti; a tal riguardo, è bene tenere presente che la legge italiana individua una soglia di usura ben precisa, ovvero 1,6 mm. È possibile verificare con un semplice esame visivo se tale limite è stato raggiunto o meno, utilizzando le tacche di misurazione presenti tra le scanalature del battistrada.

Alternanza tra pneumatici stagionali

Tra novembre e aprile, su molte strade montane e pedemontane, nonché su buona parte della rete autostradale, scatta l’obbligo di circolare con le gomme invernali o le catene da neve. Non si tratta di una misura che entra in vigore automaticamente per legge, ma viene disposta appositamente dai singoli enti competenti, che possono stabilire un periodo di vigenza diverso da quello canonico (15 novembre – 15 aprile) in base a specifiche esigenze logistiche legate alla sicurezza della viabilità. In generale, come chiarito dal Ministero dei Trasporti, è possibile utilizzare per tutto l’anno solare, senza limitazioni di sorta, gli pneumatici invernali con la marcatura ‘MS’; per estensione, lo stesso vale anche per le gomme multistagionali, purché rechino la stessa dicitura. Spesso indicati anche come pneumatici All Season, sono largamente disponibili in commercio, grazie anche a rivenditori specializzati che operano online come Euroimportpneumatici. Rappresentano un’alternativa sempre più gettonata tra gli automobilisti, come dimostrato dai dati di vendita, sia per la versatilità sia perché rendono più agevole la manutenzione periodica del mezzo. 

Ciò nonostante, il loro impiego dovrebbe comunque essere valutato in relazione all’utilizzo effettivo del mezzo; le gomme invernali, specie quelle con il ‘simbolo alpino’, sono le più indicate per affrontare condizioni di guida estreme, caratterizzate da temperature vicine allo zero e fondo stradale innevato o ghiacciato. Allo stesso modo, quelle estive sono progettate per sopportare lo stress termico dei mesi più caldi dell’anno e si addicono maggiormente a vetture sportive che generano alti livelli di potenza e coppia. Il consiglio, quindi, è di alternare le coperture stagionali su veicoli destinati ad utilizzi intensivi o stressanti, e di propendere per le quattro stagioni qualora occorra equipaggiare un’auto di piccole o medie dimensioni dal chilometraggio medio annuo contenuto.


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